Sole, latte e digestione del lattosio: quale legame?
04/08/2015
Che rapporto c'è tra consumo di latte, digestione del lattosio e luce del sole? Perché gli esseri umani - e soprattutto gli abitanti di Europa, Medio Oriente, Africa e Asia meridionale - hanno conservato la capacità di produrre anche in età adulta l'enzima lattasi, indispensabile per la digestione del latte? La risposta è nascosta nell'evoluzione umana, e non ha ancora trovato una risposta chiara. Parte della comunità scientifica sostiene che la spiegazione più accreditata sarebbe nella cosiddetta ipotesi "dell'assimilazione del calcio" secondo cui, in assenza di fonti alimentari di vitamina D e con quantità di luce solare insufficiente a produrre vitamina D nella pelle, i primi agricoltori del nord Europa erano a rischio di malattie ossee. Poiché il latte è una fonte eccellente di calcio e una fonte adeguata di vitamina D, riuscire a digerire - e assimilare - il latte fresco in età adulta avrebbe comportato, secondo questa teoria, notevoli vantaggi per la sopravvivenza.
Uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Molecular Biology and Evolution mette però in discussione che questa teoria sia la motivazione principale alla base della persistenza della lattasi, almeno per quano riguarda le popolazioni europee. A spiegare perché è Oddny Sverrisdottir dell'Università di Uppsala (Svezia) che, insieme ai suoi colleghi, ha studiato la mutazione genetica che causò la persistenza della lattasi negli antichi agricoltori spagnoli. "L'utilizzo di simulazioni computerizzate di Dna antichi ci ha permesso di dimostrare che la forte selezione naturale ha comportato la persistenza della lattasi nella regione iberica nel corso degli ultimi 7000 anni. La luce solare in questa regione è sufficiente a consentire la sintesi della vitamina D nella pelle per la maggior parte dell'anno: è quindi improbabile che il rischio di carenza di calcio sia stato il motivo principale alla base dell'evoluzione della persistenza della lattasi. Per spiegare questo esempio di forte selezione naturale nel genoma degli europei sarà quindi necessario trovare motivazioni evolutive aggiuntive".